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Perché il calcio dilettantistico e amatoriale non muoia: cosa si può e si deve fare 05/06/2020

Pubblichiamo un estratto della nota inviata agli organi di informazione.
A partire da oggi, invieremo il documento agli Enti locali del territorio, Al CONI  e alla Regione

Il calcio dilettantistico e amatoriale sarà sicuramente una delle vittime della crisi economica e sociale che ha colpito il nostro Paese, se non si saprà intervenire, a tutti i livelli, per far sì che le migliaia di piccole associazioni sportive che ne sono il cuore e la sostanza ritrovino la forza  e le risorse, oltre che la passione che continuano meravigliosamente a coltivare, per continuare a svolgere il loro insostituibile ruolo: promuovere coesione sociale e senso di comunità, attraverso uno sport e un gioco che in molti, come noi, continuano nonostante tutto a pensare che sia il più bello del mondo.

L'AICS da 38 anni organizza campionati di calcio amatoriale e dilettantistico, in forza della convinzione che sta alla base del “nostro campionato di calcio”, inteso come manifestazione non soltanto e semplicemente sportiva ma anche come aggregazione di passioni e sentimenti e la cui “proprietà” è della comunità che vi partecipa, comunità che, in 38 anni di attività, rivendichiamo con fierezza di aver contribuito in maniera determinante a far nascere e consolidare ,proviamo a fare un passo in avanti.

Faremo la nostra parte, ma ciò non sarà sufficiente se anche altri soggetti, in primo luogo gli Enti locali e le Regioni, non faranno la loro.

Abbiamo lavorato a una serie di proposte per fare in modo che i costi di partecipazione al prossimo campionato si dimezzino, grazie anche alla grandissima disponibilità dei nostri meravigliosi arbitri che, senza che nessuno glielo chiedesse, si sono autoridotti i già piccoli rimborsi che ricevono per dirigere le gare.

 Lo abbiamo fatto nella consapevolezza, comunque, che ciò non sarebbe stato sufficiente  se non si aggrediscono gli altri fattori che rendono la partecipazione ai campionati  assai onerosa.

Ci riferiamo in primo luogo al costo per l’utilizzo degli impianti sportivi, ben maggiore di quello per l’iscrizione ai campionati,  e a quello per le visite mediche.

Non siamo ciechi di fronte alle difficoltà che anche i Comuni si trovano ad affrontare, ma è innegabile che sul costo per l’utilizzo degli impianti sportivi, condotti direttamente o dati in gestione, il loro ruolo è determinante. La nostra proposta è semplice: dimezzare le tariffe per l’uso degli impianti gestiti direttamente dai comuni, dare un contributo alle società che li gestiscono a fronte di una contestuale e dimostrata riduzione delle tariffe praticate nei confronti delle altre società sportive che li utilizzano. 

Nelle scorse settimane il Consiglio regionale ha approvato una mozione con la quale si chiede tra l’altro, come già chiesto dal CONI,  di estendere la gratuità delle visite mediche alle categorie che attualmente ne sono escluse e di destinare allo sport di base i quasi 800 mila euro stanziati in bilancio per le manifestazioni sportive. Chiediamo semplicemente che l’Amministrazione regionale faccia presto ad assumere i provvedimenti conseguenti .

Trovi l'articolo completo

qui

https://www.luccaindiretta.it/copertina/2020/06/04/calcio-amatoriale-e-dilettantistico-aics-dimezzare-tariffe-impianti-e-visite-mediche-gratuite/182713/




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https://www.lagazzettadilucca.it/rubriche/2020/06/perche-il-calcio-dilettantistico-e-amatoriale-non-muoia-cosa-si-puo-e-si-deve-fare/


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https://www.serchioindiretta.it/sport/2020/06/04/calcio-amatoriale-e-dilettantistico-aics-dimezzare-tariffe-impianti-e-visite-mediche-gratuite/103936/